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Comune di Montenero di Bisaccia
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Approvato in Consiglio comunale il Bilancio di previsione e il Documento Unico di Programmazione

MONTENERO DI BISACCIA, 01 MAGGIO 2020 - Nel corso del Consiglio Comunale che si è tenuto nella mattinata di ieri in videoconferenza tra sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza a Montenero di Bisaccia, è stato approvato il Documento Unico di Programmazione e il Bilancio di Previsione 2020.
Nel corso della sua relazione, l'assessore al Bilancio Domenico Porfido ha fatto rilevare come la compilazione del Bilancio di Previsione per il corrente anno sia stata influenzata sotto molteplici aspetti dall'emergenza sanitaria ancora in corso.

"Un solo e semplice esempio - ha dichiarato l'assessore Porfido - può indicare la precarietà delle condizioni in cui ci si è trovati ad operare, in quanto per le somme pervenute dalla protezione Civile Nazionale e destinate ai buoni pasto non è dato sapere se graveranno integralmente sul bilancio dello Stato centrale, oppure costituiscono solo una mera anticipazione sul contributo perequativo cui il nostro Comune ha diritto. Certo è che l'ANCI, in persona del Presidente De Caro, ha sollecitato l'incremento del fondo perequativo statale indirizzato ai comuni che non sarebbero, altrimenti, in grado di sopportare e supportare le incombenze enormi connesse alla gestione della crisi derivata dall'evento pandemico.
Purtroppo e con rammarico, la parte politica ha potuto incidere in minima parte sull'approntamento di questo documento economico, ma comunque se ne assume la paternità, senza lavarsi le mani, nella consapevolezza che appena sarà fatta chiarezza in ordine alle incertezze dettate dal momento, si procederà ad una rivisitazione dell'intero documento per renderlo ancor più efficace ed aderente agli indirizzi che intendiamo dare come maggioranza consiliare.
Malgrado le tante incertezze derivanti da una possibile contrazione delle risorse disponibili - ha detto inoltre Porfido - abbiamo comunque mirato a mantenere i servizi di assistenza alle persone, senza ridurre la portata dei servizi in genere, in modo da non appesantire oltre la condizione della cittadinanza prostrata dalle difficoltà connesse al momento storico che stiamo tutti vivendo. Anche l'azione di recupero delle imposte comunali evase subirà di certo un rallentamento, poiché la crisi economica sta rendendo tutti incapaci di produrre reddito adeguato al sostentamento proprio e delle proprie famiglie, con evidente e certa ricaduta anche sul versamento delle imposte comunali, ad oggi sospese.
Pur essendo necessario verificare, in accordo con lo Stato centrale, cosa fare di imposte come IMU e TASI che vengono versate allo Stato stesso e poi riversate ai vari enti locali. Lo strumento finanziario proposto all'approvazione, malgrado le sottolineature fatte in questa sede, appare, comunque, rispondente alle necessità della collettività e ci si augura di poter garantire, nei mesi a venire, un miglioramento dei servizi attraverso risorse aggiuntive che, si auspica, possano pervenire ad arricchire le casse comunali. Posso ritenere, infine, che la parte programmatica (Dup) appare coerente con quanto realizzato in questi ultimi cinque anni, come desumibile dalla lettura del programma, ad esempio, nel campo delle opere pubbliche, che ha visto la realizzazione di quasi tutte le opere previste e, comunque, l'avvio delle poco infrastrutture residue".

RISPOSTE A EMENDAMENTI DELLA MINORANZA

Per ciò che concerne l'emendamento dei consiglieri di minoranza D'Ascanio e Bozzelli, con il quale si chiedeva di ridurre il capitolo delle anticipazioni da 5 milioni di euro a 500 mila euro, l'assessore al Bilancio Domenico Porfido ha replicato dicendo che "l'aver costituito questo capitolo con una somma consistente non significa che noi andremo a spendere quella cifra; noi abbiamo iscritto quella somma perché prevediamo di non incassare imposte, che sono l'unica fonte di sostentamento del nostro Comune. Quindi se non incassiamo subito la Tari, o l'Imu, o la Tasi, come facciamo a garantire l'assistenza ai cittadini, gli interventi di manutenzione, gli stipendi e tutti gli altri costi che sono in capo al nostro Comune? Per essere chiari, noi non ci stiamo indebitando, ma stiamo effettuando un'operazione necessaria per il bilancio di previsione, che prevede una eventuale anticipazione di cassa, ma che non comporterà uscite effettive per il nostro Comune per la cifra stimata".

In merito a due emendamenti proposti dai consiglieri di minoranza Palombo e Rosati in tema di misure per la ripresa economica e commerciale a seguito della pandemia e in tema di misure per il sussidio alle famiglie con minori a carico e agli anziani, l'assessore Domenico Porfido ha dato parere negativo. Un primo emendamento non è stato accolto perché prevedeva di tagliare risorse alla Pro Loco per il Presepe Vivente e per altre manifestazioni importanti, o togliere risorse alle feste patronali, o ancora per togliere risorse alle iniziative ambientali dedicati ai più piccoli. Per quanto riguarda invece l'emendamento dedicato alla Tosap e all'imposta sulla pubblicità, sulla quale i due consiglieri citati prevedevano di ovviare anche attraverso il taglio delle indennità al sindaco e agli assessori, l'emendamento non è stato accolto.
"Uno dei motivi di questo mancato accoglimento - afferma Porfido - va ricercato nel tentativo di eliminare la Tosap attraverso argomentazioni molto discutibili. Noi saremmo anche favorevoli ad eliminare la Tosap o l'imposta sulla pubblicità, ma bisogna trovare meccanismi seri e applicabili: basti pensare che l'incasso di queste imposte è stato affidato alla Andreani Tributi S.p.A. che in molti casi ha già emesso e incassato i ruoli. Senza considerare poi, che le occupazioni di suolo pubblico non sono solo quelle di alcuni bar in piazza o altre attività citate dai consiglieri, ma anche e soprattutto i passi carrabili, o le impalcature che sono in carico a privati che hanno deciso ad esempio di ristrutturare, investendo risorse che evidentemente hanno.
E all'eventuale copertura derivante dal mancato introito di queste entrate, i consiglieri Palombo e Rosati avrebbero voluto supplire con il taglio delle indennità a sindaco e assessori. Intanto tali indennità sono da considerarsi come ristoro al lavoro che gli amministratori svolgono quotidianamente, al rischio che affrontano e all'assicurazione che comunque devono pagare per tale incarico; lasciando da parte il maldestro tentativo di mettere in difficoltà il sindaco e gli assessori su un tema di facile presa sull'opinione pubblica, dico che siamo disponibili a versare individualmente e privatamente in un fondo del comune una somma, tutti insieme (amministratori di maggioranza e opposizione), stabilendo l'ammontare e concordando attività, settori e persone verso cui indirizzare questi fondi. Ma ciò non può essere fatto con le indennità di carica, ma con fondi propri, di ognuno di noi, così come abbiamo già fatto in precedenza per contribuire all'acquisto di forniture essenziali per l'Asrem.
 Il problema che i consiglieri di minoranza non si sono posti in questa occasione, inoltre, è che queste sovvenzioni, configurerebbero un cosiddetto aiuto di Stato, secondo quanto disposto  dagli articoli 107 e 108 del Trattato di Lisbona; quindi il nostro Comune, prima di procedere, dovrebbe comunicare preventivamente al Ministero del Tesoro che, poi, dovrebbe a sua volta comunicare all'Unione Europea, la quale dovrebbe assentire. Si pensa davvero di poter avviare una procedura del genere e ricevere una risposta in tempi ragionevoli?
Allora, come già detto, facciamo prima ad agire in maniera rapida, dando i soldi alle persone che si trovano in difficoltà con procedure più snelle e consone a questo difficile e complicato momento storico. Concludo questo argomento dicendo che quando si fa beneficienza personale, sarebbe opportuno non sbandierarla in pubblico: in ogni caso, se vorrete costituire un ulteriore fondo comune per aiutare chi è in difficoltà, io sono disponibile a rendervi immediatamente partecipi e a monitorarlo costantemente insieme a voi.
Per quanto riguarda la Tari, noi siamo favorevoli allo spostamento, tanto è vero che ho dato disposizioni per non formare i ruoli. Per quanto riguarda le attività di ristorazione e i bar, e io aggiungo anche parrucchieri e commercianti in genere, proporrò immediatamente alla Giunta di fornire molti spazi in più sul suolo pubblico con un costo assolutamente simbolico, al fine di poter spostare i loro servizi all'aperto. Per l'imposta di pubblicità ci sono dei problemi, noi dobbiamo calcolare il gettito reale, in quanto non possiamo togliere il gettito a chi, ad esempio, ha continuato a lavorare in questo periodo.  
In ultimo - conclude Porfido - la Giunta comunale ha deliberato di far voti al Governo nazionale e a quello regionale affinché predispongano interventi per tutte le attività economiche e commerciali che in questo momenti si trovano in difficoltà, compresi barbieri, parrucchieri, artigiani, falegnami, fabbri, estetiste, sartorie ed altre attività che sono rimaste chiuse, per dare un contributo a fondo perduto adeguato e non i cinquemila euro a cui sta pensando il Ministro Patuanelli, perché con quella cifra non ci si fa nulla".


RISPOSTA AD UNA MOZIONE DELLA MINORANZA


Il sindaco e la maggioranza consiliare hanno risposto anche alla mozione presentata dai consiglieri di minoranza Palombo e Rosati in merito alle attività svolte fino ad oggi nel corso dell'emergenza Coronavirus Covid-19.

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale, il sindaco Nicola Travaglini e gli assessori hanno risposto affermando che, per quanto concerne la paventata "emergenza democratica", le attività sono state svolte dagli uffici comunali nelle modalità previste, in maniera celere e continuativa, nel rispetto di tutte le norme e regole di riferimento, pertanto la presenza anch'essa costante del Sindaco e degli amministratori di maggioranza, è stata ed è a garanzia del perfetto svolgimento del lavoro eseguito, in assoluta e piena autonomia, dei vari settori dell'Amministrazione comunale.
 A proposito delle recriminazioni sul mancato coinvolgimento, quindi, vi era poco da decidere e tanto su cui lavorare, al fine di dare immediata attuazione a tutte le misure da porre in essere, come il controllo del territorio - così come stabilito dalla Questura e dalla Prefettura - la verifica del rispetto della quarantena da parte dei soggetti posti in isolamento, l'attuazione di tutte le misure pratiche indicate per il contenimento del contagio, l'apertura dei termini per le richieste di aiuti alimentari con relativa graduatoria, emissione e consegna dei buoni e di tutte le altre attività resesi necessarie in questo particolare momento.
Tali attività sono state caratterizzate dall'urgenza e dalla necessità di risposte immediate che mal si conciliano con le conosciute pratiche di confronto tra maggioranze e opposizioni; ciò non toglie che una volta cessato lo stato di emergenza, ci sarà una rendicontazione accurata e completa di tutte le attività svolte dalle strutture deputate. Occorre precisare che tutto il lavoro fatto è stato svolto nelle sedi istituzionali, pertanto, qualsiasi consigliere comunale, se lo avesse voluto, avrebbe avuto modo di seguire e partecipare direttamente alle operazioni svolte: bastava solo recarsi presso la casa comunale e interloquire, anche a mezzo telefono, con le strutture operanti.
In riferimento invece alla paventata "emergenza comunicazione", è stato appurato che tutti i provvedimenti adottati, il lavoro svolto e tutto ciò che concerne l'emergenza del Covid-19, vi è stata un'informazione continua da parte del Sindaco, rilanciata su tutti i canali istituzionali del Comune, oltre che su gran parte delle testate giornalistiche online locali.
Per le attività di comunicazione, inoltre, vi è già un ufficio preposto che, prontamente, provvede a dare informazioni e notizie utili per la gestione delle attività quotidiane in questa fase emergenziale.

In merito invece alla richiesta concernente l'elenco dei positivi al Coronavirus, dei soggetti oggetto di quarantena obbligatoria e di quelli in quarantena volontaria, tale argomento attiene ad altri enti ed organi e non alla vita comunale in quanto tale e non può essere oggetto di accesso da parte di consiglieri comunali e/o assessori, in quanto la gestione di tali elenchi fa capo all'Asrem e la responsabilità degli stessi è ad appannaggio del Direttore Generale, il quale consente solo al Sindaco, quale autorità sanitaria locale, e a nessun altro soggetto, di accedere all'elenco attraverso un codice riservato. Relativamente alla questione "mascherine", esse sono compatibili con l'ordinanza emanata dal sindaco, in quanto appartenenti alle cosiddette "mascherine filtranti" per uso collettivo prodotte, appunto, ai sensi dell'art. 16 del D.L. n.18/2020; per tali mascherine, quindi, non è prevista alcuna validazione da parte dell'ISS e dell'INAIL.

Per quanto concerne il corretto smaltimento dei rifiuti, sintetizzando e con la speranza di evitare inutili ripetizioni rispetto ad argomenti già chiariti, ribadiamo che il comune di Montenero di Bisaccia, dal 16 marzo 2020, applica operativamente le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità in relazione all'emergenza sanitaria Covid-19.

In merito alla cosiddetta "emergenza alimentare", infine, le Assistenti Sociali del nostro Comune hanno provveduto a dare opportune informazioni, spiegazioni ed ausilio a chiunque ne avesse bisogno, ai fini della corretta compilazione delle istanze volte ad ottenere i cosiddetti "buoni pasto", restando a disposizione dell'utenza H24 per dare le dovute informazioni e raccogliendo le istanze delle persone in difficoltà. Quindi tutte le azioni finalizzate al rilascio dei buoni da parte del Comune sono state poste in essere e gestite dal Responsabile degli Affari Generali con l'ausilio del Servizio Sociale, senza interferenze da parte di altri soggetti e/o amministratori.